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(الأوَّل) كلمةٌ تدل على الترتيب، وهو اسمٌ من أسماء الله الحسنى،...

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كلمة (المهيمن) في اللغة اسم فاعل، واختلف في الفعل الذي اشتقَّ...

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كلمة (الرحيم) في اللغة صيغة مبالغة من الرحمة على وزن (فعيل) وهي...

Esiste una sola vera religione?

الإيطالية - Italiano

المؤلف Bilal Philips
القسم كتب وأبحاث
النوع نصي
اللغة الإيطالية - Italiano
المفردات الدعوة إلى الله - دعوة غير المسلمين
ESISTE UNA VERA RELIGIONE? DIO HA PARLATO AGLI ESSERI UMANI?  TUTTE LE RELIGIONI SONO VERE? C’E’ DAVVERO BISOGNO DELLA RELIGIONE? SCEGLIERE LA RELIGIONE CARATTERISTICHE DELLA VERA RELIGIONE Caratteristiche esterne:  il nome della religione Prove scritturali per la sua denominazione Caratteristiche interne:  il messaggio centrale Dimensione del culto Purezza degli insegnamenti Coerenza degli insegnamenti Chiara definizione dello scopo della vita Accesso alla salvezza L’Accesso alla salvezza tramite la religione universale Protezione della Scrittura La prova finale:  il miracolo del Corano  ESISTE UNA VERA RELIGIONE?DIO ESISTE?Per poter rispondere alla domanda principale di questo breve trattato (“Esiste una vera religione?”) è necessario considerare l’origine di tale supposta religione, se essa esiste. Quindi, stabilito che siamo alla ricerca di una religione divina e non di un’ideologia umana, il primo quesito cui rispondere è: “Dio esiste?”. La varietà e complessità degli intricati sistemi che costituiscono la struttura tanto degli esseri umani quanto del mondo in cui vivono rivelano che deve necessariamente esistere un Essere Supremo, Che ha creato tali sistemi. Un disegno indica un disegnatore. Quando gli esseri umani notano delle orme sulla spiaggia, immediatamente concludono che piedi umani hanno recentemente calcato la sabbia, sebbene non abbiano visto alcun essere umano intorno. Nessuno normalmente immaginerebbe che siano state le onde del mare infrangendosi sulla sabbia ad aver casualmente prodotto depressioni esattamente uguali alle orme umane.  Perciò è illogico e irragionevole pretendere che Dio non esista.                Attraverso le epoche tuttavia, c’è stata una minoranza fra gli esseri umani che ha negato l’esistenza di Dio. Secondo la loro opinione, la materia sarebbe eterna, e l’umanità non sarebbe che il risultato di combinazioni accidentali dei suoi elementi. Perciò la domanda “Esiste una vera religione?” è del tutto irrilevante per costoro, semplicemente in quanto non credono sia una creazione di Dio. Sempre secondo costoro, l’esistenza non ha scopo alcuno, giacché ogni cosa sarebbe il prodotto di un enorme accidente cosmico. Nondimeno, la maggior parte dell’umanità nel corso dei secoli ha creduto e continua a credere nell’esistenza di un Essere Supremo, Che ha creato questo mondo con uno scopo. Per le persone dotate d’intelligenza era e sempre sarà importante conoscere il Creatore, lo scopo per cui ha creato gli esseri umani e la religione nella quale ciò è correttamente spiegato. Nonostante la piuttosto recente diffusione dell’ideologia atea nei paesi capitalisti e comunisti, le statistiche continuano a rivelare che la maggioranza delle persone crede in Dio. Il Reader’s Digest ha recentemente riferito di un’indagine condotta in non meno di quattordici nazioni europee, a proposito della fede in Dio.  I risultati mostrano che sette Europei su dieci credono nell’esistenza di Dio. E’ stato appurato come il 97% del popolo della Polonia, già paese comunista, afferma l’esistenza di Dio. Sorprendentemente, il rapporto ha riferito che in Russia, ex-culla del comunismo, l’87% della popolazione crede nell’esistenza di Dio. Inoltre, contrariamente alla credenza popolare, i risultati delle indagini statistiche mostrano come la maggioranza degli scienziati specializzati in astronomia, geologia ed altre scienze naturali, riconosca l’esistenza del Creatore. DIO HA PARLATO AGLI ESSERI UMANI?  TUTTE LE RELIGIONI SONO VERE?Sebbene la fede in Dio sia prevalente nel mondo, la fede nelle religioni costituite è generalmente debole, particolarmente in Occidente. Alcuni ritengono che, essendoci così tante religioni oggi, sia difficile sapere quale religione seguire. Altri sottolineano come ciascuna religione proclami di essere l’unica vera religione, concludendo pertanto che tutte le religioni devono essere false, poiché non possono essere tutte vere. La conseguenza di tale posizione, nelle società occidentali secolarizzate, è stata di etichettare tutte le religioni come credenze personali e di dichiarare l’eguale valore di tutte le religioni. Conseguentemente, tale posizione ha determinato il rifiuto ufficiale per qualunque credo che affermi la propria superiorità sugli altri. I dialoghi inter-religiosi, divenuti così popolari, spesso partono dal presupposto che  non importa quale religione una persona segua, purché  l’adepto vi creda in modo sincero.  L’insistere nel credere che una determinata religione sia l’unica vera è stata dichiarata cosa superata, incivile, politicamente scorretta ed estrema.Nonostante che siano in molti a prendere parte ai dialoghi religiosi e quindi ad abbracciare l’idea che non vi sia un’unica vera religione, la gente continua a ritenere che la propria religione sia la migliore. Ciò è provato dal semplice fatto che essi hanno scelto di seguire una religione particolare. O una religione è necessariamente vera e tutte le altre non lo sono, oppure sono tutte vere. Se sono tutte vere, le religioni dovrebbero condividere un credo simile. Ma è impossibile che siano tutte vere, poiché ciascuna religione possiede uno specifico insieme di credenze. Quindi la realtà è che solo una può essere la vera religione rivelata da Dio l’Onnipotente.  C’E’ DAVVERO BISOGNO DELLA RELIGIONE?Alcuni affermano che la terra ed i suoi abitanti siano talmente insignificanti in relazione alla vastità dell’universo, che Dio certo non se ne preoccuperebbe. Secondo loro Dio avrebbe creato il mondo lasciandolo poi andare per conto suo. Essi ritengono che Dio abbia creato gli esseri umani, ma senza offrire loro una guida su come vivere la loro vita. Questa affermazione è del tutto irragionevole in quanto la saggezza di Dio è assoluta. Sarebbe contrario alla Sua Natura creare gli esseri umani e lasciarli poi sprovvisti di guida per perseguire il successo in questa vita and in quella futura. Se Dio, creando gli esseri umani, non avesse stabilito regole per il bene dell’umanità (ovvero la religione), allora gli uomini dovrebbero essere in preda al caos ed alla confusione e l’unica vera regola sarebbe “la legge della giungla”. L’attuale situazione nel mondo è tale perché la gente non è più consapevole o non rispetta più le regole stabilite dal Creatore. Se venisse costruita un’industria senza poi informare gli operai dei loro doveri e responsabilità, con tutta probabilità essi non si presenterebbero al lavoro in tempo, né saprebbero cosa è loro richiesto di fare se e quando si presentassero. Analogo discorso si potrebbe fare per un ospedale, una scuola o qualunque altra istituzione. Allo stesso modo in cui un’istituzione chiaramente annuncia le proprie regole e richieste, Dio l’Onnipotente Creatore dell’universo e di quel che vi è contenuto ha creato l’uomo ed ha stabilito per lui uno stile di vita che ogni essere umano dovrebbe seguire per ottenere il successo in questo mondo e - cosa assai più importante - in quello futuro. Affermare che Dio non abbia rivelato una religione, equivale sostanzialmente a negare l’esistenza di Dio. La corretta fede in Dio non richiede solo di credere nella Sua esistenza, ma anche nella vera religione che Lui ha rivelato all’umanità.Dunque, quando Dio ha creato i primi esseri umani, Adamo ed Eva, ha dato loro le istruzioni riguardanti la vita in questo mondo. Tale religione, provvista da Dio per tutti gli esseri umani, è l’unica vera religione. Dio non ha rivelato una moltitudine di religioni, perché ciò avrebbe provocato confusione. Quindi la domanda da porsi è:  "Quale, fra le tante religioni nel mondo, rappresenta la giusta via – quella stabilita da Dio per la Sua creazione?". Per poter trovare una risposta, dobbiamo aprire la nostra mente e non seguire una determinata religione solo perché i nostri genitori hanno così scelto.  Gli esseri umani sono stati dotati di intelligenza per investigare ed essere quindi in grado di scegliere la religione che si può provare logicamente essere la vera religione di Dio.Per dare inizio ad un’attività economica, gli esseri umani di solito spendono del tempo per determinare quali saranno le modalità che possano garantire loro maggior successo. E non si limitano semplicemente a questa informazione; invece cercano di determinare quali strumenti innovativi possono adottare per rendere la loro attività commerciale florida.  Perché tante persone considerano le attività commerciali con grande serietà, ma quando si tratta di religione diventano così negligenti? Inoltre molte persone tendono ad aderire con fervore ad una religione solamente quando raggiungono un’età avanzata.Altri criticano la religione accusandola di essere all’origine di molte guerre, sofferenze umane e atti di terrorismo. Però, se si comparano la prima e seconda guerra mondiale, la guerra di Corea e quella del Vietnam, e le recenti guerre in Iraq e Afghanistan con le guerre che sono state combattute per motivi religiosi, appare evidente che il numero di vittime nei conflitti a base religiosa è di gran lunga inferiore alle vittime degli altri conflitti armati.  Quindi, questa non può essere considerata una valida ragione per evitare di cercare e scegliere una religione.A chi crede davvero in Dio è del tutto evidente che Lui deve avere stabilito uno stile di vita per le Sue creature. E non avrebbe senso che tale stile di vita sia diverso da un popolo all’altro, giacché le persone sono essenzialmente uguali.  Il codice di leggi di Hammurabi del 1750 A.C. tratta le stesse questioni che si affrontano oggi nelle società moderne. Anche i più antichi geroglifici degli Egizi, migliaia di anni prima di Hammurabi, trattano di questioni simili.  La famosa stele di Rosetta contiene questioni commerciali in tutto simili ai moderni affari commerciali tra le nazioni di oggi.Nel corso di centinaia di migliaia, se non milioni di anni, gli esseri umani non sono cambiati. Quindi perché mai Dio dovrebbe prescrivere uno stile di vita per un gruppo di persone ed uno diverso per un altro gruppo? E’ invece logico che Dio prescriva un unico modo appropriato per gli esseri umani dal momento in cui il primo essere umano fu creato fino alla fine del mondo. Se davvero Dio ha stabilito tale stile di vita per le Sue creature, allora dovrebbe avere caratteristiche tali che lo rendano adatto agli esseri umani di ogni tempo e luogo del mondo. SCEGLIERE LA RELIGIONE Dio ha dato agli esseri umani l’abilità di discernere quale sia la corretta religione.  Nessuna religione dovrebbe essere considerata vera semplicemente perché è quella che abbiamo ereditato, cioè quella che i nostri padri e nonni seguivano. Dio ha attribuito agli esseri umani l’intelletto per metterli in grado di compiere giuste scelte in tutti gli aspetti della loro vita. Solitamente però le persone tendono ad usare la loro intelligenza negli affari di questo mondo, e smettono di utilizzarla nelle questioni spirituali. Spesso accettano volentieri pratiche religiose ridicole, semplicemente per il fatto che si tratta di usanze ereditate. Certamente è per volontà di Dio che le persone nascono in differenti ambiti religiosi.  Dio non premierà né punirà le persone per le pratiche religiose cui sono state indotte a seguire sin dall’infanzia. Tuttavia è dovere di ogni essere umano di riflettere sulla propria situazione e di scegliere quel che è davvero giusto.  A tal fine uno deve possedere determinati criteri per stabilire in modo oggettivo qual è la vera religione.  Si può cominciare verificando le affermazioni di ciascuna religione relativamente alla pretesa di essere la vera religione di Dio.                 Nelle pagine che seguono saranno presentate ed analizzate alcune delle prove principali riguardanti la rivendicazione dell’Islam come vera religione di Dio. CARATTERISTICHE DELLA VERA RELIGIONE Caratteristiche esterne:  il nome della religionePer identificare la vera religione destinata a tutta l’umanità, in ogni parte del mondo ed in ogni tempo, è necessario che il nome non sia legato ad alcuna persona, gruppo o luogo particolari. E’ così che il Cristianesimo, così denominato dal termine Cristo, il Buddismo da Buddha, il Giudaismo dalla tribù di Giuda e l’Induismo (dalla valle dell’Indo) sono tutte religioni legate ad una persona, un gruppo od un luogo particolare e quindi non possono avere il carattere dell’universalità.  Il Cristianesimo non può essere la religione prescritta da Dio dal tempo di Adamo, in quanto è fondata sull’esistenza di Cristo, alla fine di una successione di profeti ebrei. Parimenti il Buddismo, una derivazione dall’Induismo, venne ad esistere solo attraverso la persona del Buddha, che visse in India qualche tempo prima di Cristo.Islam d’altro canto significa “sottomissione”.  Qui si tratta di un principio relativo all’essenza della devozione: completa sottomissione alla volontà divina.  Ben si adatta come sostrato della religione di Dio, dal tempo di Adamo e fino alla fine del mondo. La sottomissione a Dio è l’essenza del messaggio recato da tutti i Suoi profeti, ed è stato il nome della loro religione. Non conta nulla se una persona utilizza l’Ebraico o qualsiasi altra lingua per esprimere il concetto di sottomissione. Il termine “Islam” è una parola araba adoperata dall’ultimo Profeta, Muhammad (Iddio lo benedica e gli dia la pace) in quanto egli ha portato il messaggio finale di Dio [inizialmente] alle genti dell’Arabia. Pertanto la caratteristica dell’Islam, in primis e soprattutto, è che il suo nome è senz’altro adatto alla vera religione di Dio. Non è una denominazione personale, il che spiega perché i musulmani non accettano di essere chiamati “maomettani”. La denominazione non è tribale, non è relativa ad un gruppo e nemmeno ad un luogo specifico. Inoltre, il principale insegnamento dell’Islam è riflesso nel suo stesso nome. Il principio fondamentale è infatti l’essenza del culto, proclamato senza eccezione da tutti i profeti di Dio – la completa sottomissione e devozione all’Unico e solo Vero Dio. Per questo solo l’Islam può logicamente affermare di essere la religione di Adamo ed Eva e di tutti i profeti di Dio. Prove scritturali per la sua denominazioneOvviamente il nome della vera religione di Dio dovrebbe essere contenuto nella scrittura della religione stessa. Se si guarda alle Scritture cristiane, ad esempio, non si trova che Gesù abbia mai detto ai suoi seguaci: "Voi siete cristiani".  L’unico riferimento in tal senso lo si trova negli scritti di Paolo ai "seguaci di Cristo" in Antiochia. Fu solo dopo la scomparsa di Gesù che i cristiani adottarono tale nome. Analogamente non si trova nelle scritture giudaiche, né nella Torah né nei Salmi, alcun passo ove Dio abbia mai detto: "La vostra religione è il Giudaismo". Nemmeno esiste alcuna prova che il Buddha abbia mai detto ai suoi seguaci che la loro religione è il Buddismo. Se si suppone che le Scritture provengono da Dio, allora sarebbe logico ritenere che il nome della religione debba essere contenuto nella Scrittura stessa.  Se così non è, se ne può dedurre che si tratta di un’invenzione umana.                Per converso, Dio annuncia chiaramente il nome "Islam" nel Corano:“Oggi ho reso perfetta la vostra religione, ho completato per voi la Mia grazia e Mi è piaciuto darvi per religione l'Islam.” (Corano, 5:3)In un altro versetto Dio reitera questo punto proclamando la validità dell’Islam ad esclusione di ogni altro culto:“Chi vuole una religione diversa dall'Islam, il suo culto non sarà accettato e nell'altra vita sarà tra i perdenti” (Corano, 3:85)Questo versetto stabilisce in modo chiaro il fatto che l’Islam è la vera religione.  Essendo la parola Islam un termine arabo, un’altra parola con lo stesso significato di “sottomissione alla volontà di Dio” avrebbe dovuto essere presente nelle Scritture più antiche.  Nelle lingue parlate alle diverse epoche di ciascuno dei profeti da Adamo in poi, termini equivalenti a quello di sottomissione avrebbero dovuto essere utilizzati per indicare la religione.  Il concetto di sottomissione si trova effettivamente negli scritti del Nuovo e dell’Antico Testamento: i profeti, Gesù incluso, hanno detto di fare la “volontà di Dio”.  Per esempio in Matteo 7:21 è riportato che Gesù abbia detto:“Nessuno di quelli che mi chiamano ‘Signore’ entrerà nel regno di Dio, ma solo colui che fa’ la volontà del Padre mio nel cielo”Tuttavia, il termine indicante "sottomissione" o "Islam" in Ebraico ed altre lingue della Rivelazione venne in seguito rimpiazzato da nomi di tribù come “Giudaismo” o nomi personali come “Cristianesimo” Caratteristiche interne:  il messaggio centraleSiccome esiste Un Unico Vero Dio, è ovvio che tutta la creazione deve esclusivamente a Lui la propria esistenza e che i bisogni di tutte le creature sono assolti, in ultima istanza, solo da Lui. Quindi cercare aiuto da altri che Lui è inutile, poiché Dio domina e controlla ogni cosa esistente. La vera religione di Dio deve confermare ed avere come suo messaggio centrale che solo Dio può essere adorato. La religione che afferma di essere l’unica vera religione deve insegnare agli esseri umani ad adorare esclusivamente Dio e non adorare nulla della Sua creazione, in quanto qualunque cosa all’infuori di Dio è senza dubbio parte della Sua creazione. Non vi è essere umano, animale, pianta o cosa che meriti di essere adorata, giacché nulla e nessuno fra loro sono in grado di aiutare gli altri per propria capacità. In definitiva, nulla può beneficiare la creazione senza il permesso di Dio, il Creatore. Pertanto l’essenza della relazione tra gli esseri umani e Dio dovrebbe basarsi sulla Sua adorazione esclusiva. E’ solo l’Islam che ordina alla gente di adorare esclusivamente Dio, tanto in teoria quanto in pratica. Solo l’Islam preserva l’Unicità di Dio, sia nella Scrittura che negli atti di culto.Al contrario, il Cristianesimo invita all’esclusiva adorazione di Dio solo in teoria.  Ad esempio, nel Vangelo secondo Luca 3:8, è riportato che il diavolo abbia chiesto a Gesù di adorarlo, promettendogli potere e gloria in tutti i regni di questo mondo: “E Gesù gli rispose: ‘E’ scritto, adorerai il Signore tuo Dio, e servirai Lui Solo’”.  Dunque l’essenza del messaggio di Gesù è che Dio Solo merita di essere adorato e che il culto di chiunque altro o qualunque altra cosa all’infuori di Lui è falso. Tuttavia, questo semplice, chiaro messaggio è andato perso con la trasformazione degli insegnamenti unitari di Gesù in una filosofia trinitaria, avvenuta in Grecia e a Roma. Gesù venne così elevato allo stato di “Dio, il Figlio” che condivide la divinità con “Dio, il Padre” e “Dio, lo Spirito santo”.  Di più, Gesù venne dichiarato “Dio incarnato”. Idoli vennero costruiti per simbolizzare la sua pretesa crocifissione ed egli divenne il più popolare oggetto di culto tra le masse cristiane attraverso le epoche. Analogamente nell’Induismo, secondo le Upanishads, i Puranas, i Veda e la Bhagavad Gita, c’è un Unico assoluto Dio, Brahman, che è “senza un secondo”.  Tuttavia, Brahman si manifesta come “Brahma” (generatore), “Vishnu” (organizzatore) e “Shiva” (distruttore), e da Vishnu derivano gli “Avatar” (le incarnazioni di Brahman in ogni epoca), tutti adorati dagli Indù come Dio in ogni cosa, attraverso numerosissimi idoli. Dimensione del cultoNell’Islam il concetto di culto implica la realizzazione di tutto ciò che Dio ha comandato, non semplicemente la Sua adorazione ed invocazione per umane necessità.  La prima priorità riguarda i doveri obbligatori, la seconda riguarda gli atti volontari eseguiti per ottenere la soddisfazione di Dio; ed infine si tratta di astenersi dalle cose che Dio ha proibito. Così, ad esempio, spendere in carità, digiunare, compiere il pellegrinaggio, soccorrere i bisognosi e visitare gli ammalati, tutti questi sono considerati atti di culto. Come fatto notare precedentemente, il messaggio centrale dell’Islam consiste nell’adorare Dio in modo esclusivo. Pertanto tutti questi atti di culto sono dedicati a Dio, alla ricerca della Sua accettazione. Purezza degli insegnamentiL’Islam ha mantenuto il suo messaggio originale fin dalle origini. L’Islam insegna che la religione di tutti i 124.000 profeti, a partire da Adamo e finendo con Muhammad (che la pace di Dio sia su tutti loro), è stata sempre l’unica e la stessa: l’Islam, cioè l’adorazione esclusiva di Dio, rifiutando di associare a Lui qualsiasi altra cosa e sottomettendosi incondizionatamente a Lui. Dio dice nel Corano:“Ad ogni comunità inviammo un profeta [che dicesse]: “Adorate Dio e fuggite gli idoli!” (Corano, 16:36). L’Islam inoltre insegna che gli esseri umani che invitano i loro simili ad adorarli, che pretendono di essere loro stessi Dio o che Dio è dentro di loro non fanno che ingannare i loro seguaci, traviarli e deviarli dalla vera religione di Dio. L’essenza del culto nell’Islam si può trovare nel versetto 5 del primo capitolo del Corano, noto come al-Fatihah, che significa “l’aprente”:“E’ Te [soltanto] Che noi adoriamo e a Te [soltanto] noi chiediamo aiuto”Totale sottomissione ed obbedienza a Dio è quel che venne comandato ai primi esseri umani, Adamo ed Eva. Essi vennero posti in un giardino e venne insegnato loro di mangiare da qualunque albero avessero desiderato, ad eccezione di un albero isolato.  In ogni epoca dell’esistenza umana gli uomini sono stati guidati dai profeti nel compiere determinati atti di bene ed astenersi  da alcune altre cose dannose.  Invariabilmente, per ciascuna delle cose proibite esistono molte altre cose lecite di simile natura.  Ad esempio è vietato il consumo del maiale ed è proibito dare o ricevere interesse, ma esistono innumerevoli altri animali sulla terra, in mare e nel cielo il cui consumo è lecito, e molte altre transazioni commerciali che è lecito portare a termine.  Tuttavia  molte persone tendono a sviluppare un’ossessione riguardo alle cose proibite come bere l’alcol e commettere adulterio, affermando erroneamente che l’abbandono di tali pratiche renderebbe la vita assai difficile. In realtà, tali proibizioni non sono state decretate che per proteggere gli esseri umani. Pur essendoci del bene in tutto quel che Allah ha creato, l’aspetto dannoso in alcune parti della creazione eccede quello positivo, e proprio per tale motivo esse sono state proibite da Dio. Coerenza degli insegnamentiLa vera religione di Dio dovrebbe essere coerente nei suoi insegnamenti. I suoi principi fondamentali non dovrebbero cambiare col tempo. Ad esempio, i primi seguaci di Cristo erano del tutto indistinguibili dagli altri ebrei del loro tempo nel modo in cui si sposavano, pregavano, si vestivano, mangiavano e parlavano. Praticavano la poligamia, pregavano prosternandosi a terra, le donne coprivano i loro capi con un velo, non mangiavano il maiale, si salutavano gli uni gli altri dicendo “Con te sia la pace” e l’omossesualità era considerato un peccato capitale, punibile con la morte. Oggi i cristiani rifiutano la poligamia, pregano inginocchiandosi, le loro donne non si coprono il capo (ad eccezione delle suore e nel corso di matrimoni o funerali), mangiano il maiale e si salutano a vicenda dicendo: “Salve!”. E’ dagli anni ’70 che la maggioranza dei Cristiani protestanti ha accettato l’omosessualità, al punto che i preti omosessuali rappresentano ormai un fatto comune.  In modo analogo gli Indù del passato si cibavano di carne, le loro donne venivano bruciate sulle pire funebri dei loro mariti defunti (sati o suttee), e usavano frequentare le prostitute del tempio (devadasis).  Oggi la maggioranza degli Indù devoti è costituita da vegetariani, il sacrificio delle vedove è stato dichiarato illecito dai riformatori indù, sostenuti dalle autorità britanniche nel diciannovesimo secolo e nel secolo successivo la pratica delle devadasis venne abolita.Al contrario, gli insegnamenti e le pratiche dell’Islam sono rimasti inalterati dall’ultima Rivelazione sino ad oggi. La poligamia è tuttora legittima, i musulmani continuano a prostrarsi a terra in preghiera, le loro donne si coprono, il maiale è proibito, si salutano gli uni con gli altri dicendo: “la pace sia su di te” e l’omosessualità resta un peccato maggiore. Più importante di tutto, essi continuano ad adorare esclusivamente Dio Unico, mentre i cristiani che all’epoca di Cristo facevano esattamente lo stesso vennero dichiarati eretici. Fu nel quarto secolo che una presunta divinità trina prese il posto del Dio Unico, adorato da Gesù e da tutti i profeti prima di lui. In maniera analoga, benché le più antiche Scritture dell’Induismo proibissero l’idolatria, oggi gli Indù venerano milioni di divinità sotto forma di idoli. Chiara definizione dello scopo della vitaLo scopo della creazione degli esseri umani dovrebbe essere chiaramente definito nell’ambito della vera religione di Dio. Tale scopo dovrebbe essere dichiarato in termini non ambigui nelle Scritture stesse della religione. Ma se gli indù venissero interrogati a proposito dello scopo dell’esistenza umana, così come insegnato nella loro religione, la maggior parte fra loro ammetterebbe la propria ignoranza o utilizzerebbe una varietà di spiegazioni filosofiche, elaborate dai guru moderni senza chiari riferimenti scritturali. Lo stesso può essere detto per i cristiani, i quali non possono trovare un’enunciazione univoca nelle Scritture dell’Antico o Nuovo Testamento, atta ad identificare lo scopo della vita. D’altro canto, nelle inalterate Scritture dell’Islam, lo scopo della creazione è enunciato da Dio in termini privi di ogni ambiguità:“Non ho creato i jinn e gli esseri umani se non perché Mi adorino” (Corano, 51:56)Lo scopo della vita è di adorare Dio: questo dovrebbe logicamente rappresentare il principio cardine di ogni religione, e a maggior ragione della vera religione. Ma in pratica, questo è vero soltanto per l’Islam. Accesso alla salvezzaUn’altra caratteristica essenziale della vera religione è che essa dovrebbe contenere nei suoi insegnamenti equanimità rispetto all’accesso alla salvezza. La liberazione dal peccato non può richiedere intermediari, poiché in ultima istanza solo Dio ha il potere di perdonare i peccati umani. Dio sapeva, prima della creazione di Adamo ed Eva, che essi lo avrebbero disobbedito ed avrebbero peccato mangiando dall’albero proibito; perciò ha insegnato loro come pentirsi del peccato commesso. Così, quando commisero il peccato, si pentirono e Dio li perdonò.  Sarebbe stato ingiusto non insegnare loro come pentirsi del peccato commesso; e far ereditare il loro peccato a tutte le generazioni seguenti, sino al tempo di Gesù, sarebbe stato ancora più ingiusto. E’ quindi logico ritenere che Dio, essendo assolutamente Giusto, abbia insegnato loro come pentirsi. Ed infatti questo evento storico è descritto nel Corano. Inoltre, ogni essere umano deve essere ritenuto responsabile solo per i propri peccati e non per quelli commessi dai suoi genitori o figli. Nessuno può farsi carico dei peccati di qualcun altro.  Tali sono gli insegnamenti che troviamo nel Corano:“Nessuno può farsi carico [dei peccati] di un altro” (Corano 53:38)Invece, ogni individuo dovrebbe rivolgere il suo pentimento direttamente a Dio e Lui, in cambio, ha promesso di perdonare tutti i peccati. Dio dice nel Corano:“Di': “O Miei servi, che avete ecceduto contro voi stessi, non disperate della misericordia di Allah. Allah perdona tutti i peccati [di quanti si pentono]. In verità Egli è il Perdonatore, il Misericordioso’” (Corano 39:53)Dal momento che il fine della creazione è quello di adorare Dio, e questo costituisce il pilastro centrale della vera religione, il peccato maggiore che un essere umano può commettere non è l’assassinio né il furto (sebbene entrambi siano offese capitali contro l’umanità). Il peggiore peccato possibile che una persona può commettere è un’offesa contro il Creatore dell’universo: attribuire a Lui degli eguali. Se una persona passa la sua esistenza associando a Dio qualunque cosa, sia direttamente che indirettamente, e muore in quello stato, allora tutte le sue buone azioni saranno invalidate da tale blasfemia. Dio stabilisce questo nel Corano:“In verità Dio non perdona che alcunché venga associato a Lui” (Corano, 4:48 e 4:116)Quando una persona pronuncia la testimonianza di fede e quindi entra nell’Islam, avrà tutti i suoi peccati perdonati da Dio, incluso anche il peccato di aver [precedentemente] reso atti di culto ad altri che Dio Stesso. Se questa promessa viene fatta in modo sincero, con piena cognizione dei suoi significati e implicazioni, e con la risoluzione di vivere in accordo con essa, allora quella persona ha accettato la chiave per il Paradiso. L’Accesso alla salvezza tramite la religione universalePer essere considerata la vera religione, è necessario che gli insegnamenti di una religione indichino che l’accesso alla salvezza sia una possibilità per tutti gli esseri umani in ogni luogo e tempo, a prescindere se alcuni hanno potuto o meno conoscere la sua forma particolare. Gli esseri umani non hanno alcun controllo sulle circostanze della propria nascita e pertanto non possono essere ritenuti responsabili per non aver potuto conoscere la vera religione.Quelli che non hanno mai ascoltato il messaggio di Dio portato da Mosè o Gesù, da Buddha o Confucio ad esempio, non hanno avuto accesso ai loro insegnamenti.  Di conseguenza la salvezza è ristretta ai loro immediati seguaci. Al contrario, l’Islam insegna che, dall’inizio dell’umanità fino alla fine dei tempi, quelli che si sottomettono sinceramente e pienamente a Dio, senza nulla associarGli, saranno ricompensati nella vita futura. Dio dice nel Corano:“In verità, coloro che credono [i musulmani], e quanti sono stati giudei, nazareni o sabei che hanno creduto in Allah e nell'Ultimo Giorno ed hanno compiuto il bene riceveranno il compenso presso il loro Signore. Non avranno nulla da temere e non saranno afflitti”. (Corano, 2:62)L’Islam insegna che quanti hanno sinceramente seguito Mosè, Gesù o  qualunque altro fra i profeti mandati da Dio ai diversi popoli nel corso della storia umana, costoro sono tutti considerati musulmani, in quanto si sono sottomessi completamente all’Unico e Solo Vero Dio e l’hanno adorato in modo esclusivo. Tutti i profeti che hanno portato il vero messaggio proveniente da Dio sono stati inviati per essere creduti e seguiti. Chiunque abbia rifiutato il loro messaggio, sia quello di Mosè, di Gesù o qualunque altro fra i veri profeti che furono mandati prima di loro – in Africa, India, Sud America, Filippine o in qualunque altro luogo –  non potranno ottenere la salvezza nella vita futura. Il Profeta Muhammad (Dio lo benedica e gli dia la pace) ha detto che ci sono stati 124.000 profeti inviati in tutto il mondo in varie epoche. Ognuno fra loro ha recato lo stesso messaggio: “Non c’è divinità degna di adorazione all’infuori dell’Unico Vero Dio”.In base agli insegnamenti dell’Islam, tutti gli esseri umani hanno ricevuto questo messaggio prima della loro esistenza fisica in questo mondo. Quando Dio creò l’essere umano, chiamò a raccolta tutte le anime dei discendenti di Adamo, informandole del loro dovere di adorarLo, e tutte le anime pronunciarono la testimonianza di quell’obbligo.  Questa testimonianza è impressa nell’anima di ogni essere umano e costituisce la base della naturale inclinazione da tutti condivisa verso il riconoscimento e l’adorazione di Dio. Di fronte ad una disgrazia, anche l’ateo, che professa apertamente la sua miscredenza in Dio, spesso si ritrova ad invocare l’aiuto Dio. Così Dio conferma nel Corano:“E rammenta quando il tuo Signore trasse dai lombi dei figli di Adamo tutti i suoi discendenti e li fece testimoniare contro loro stessi, [disse]: “Non sono il vostro Signore?”. Risposero: “Sì, lo attestiamo”. [Lo facemmo] perché nel Giorno della Resurrezione non diciate: “Veramente eravamo incoscienti”;  (Corano, 7:172)Questo ebbe luogo nel mondo spirituale, precedentemente all’esistenza umana nel mondo fisico. Quando una persona raggiunge l’età adulta, egli o ella diventa responsabile nel riconoscere il messaggio della vera religione, allorché vi si imbatte; ed è responsabile di rispondere al messaggio attraverso la completa sottomissione a Dio. Tuttavia, ci possono essere delle persone che non hanno conosciuto né mai conosceranno il vero messaggio dell’Islam nel corso della loro vita. Ciò può accadere perché vivono in zone remote al di fuori del raggio di diffusione del messaggio; talvolta non riescono a comprendere il messaggio a causa di un particolare stato mentale o perché l’informazione che ricevono è talmente distorta che la verità diventa irriconoscibile.  In base agli insegnamenti del Profeta Muhammad (Dio lo benedica e gli dia la pace), queste persone saranno sottoposte a prova nel Giorno della Resurrezione e del Giudizio. Saranno resuscitate ad un’età matura e nel pieno possesso delle loro facoltà.  Quindi Dio stabilirà un patto con loro, affinché Gli prestino obbedienza, e da un muro di fiamme dinanzi a loro emergerà un messaggero per spiegare loro il messaggio di Dio, la Sua Unicità e che Lui Solo merita di essere adorato. Il Messaggero ordinerà quindi a tutti loro di entrare nel fuoco da dove egli è giunto. Quanti obbediranno, passando il muro di fiamme, troveranno i Giardini del Paradiso ed il loro destino sarà il Paradiso. Ma quelli che si rifiuteranno di entrare nel fuoco saranno portati all’Inferno. Questi ultimi sono coloro che avrebbero rifiutato il messaggio divino se l’avessero ricevuto nel corso della loro vita terrena. Questo significa anche che quanti obbediranno a Dio in quel momento, avrebbero obbedito anche al Suo Messaggero in questa vita. Dunque nessuno lascerà questo mondo e si presenterà dinanzi a Dio per il Giudizio, senza  aver prima ricevuto il messaggio. Così Dio dice nel Corano:“Non castigherò alcun popolo senza prima inviar loro un messaggero” (Corano 17:15)Tutti gli esseri umani hanno ricevuto l’ispirazione dell’Islam prima di giungere sulla terra, in modo che tutti possiedono una naturale inclinazione ad adorare Dio.  Inoltre, molte persone vedono e testimoniano la verità in questa vita e pertanto gli viene data l’occasione di accettarla. Gli viene così data la possibilità di scegliere, di modo che nessuno possa incolpare i propri genitori o i nonni per la loro devianza,  giacché la libertà di scelta è universale. E Dio offre agli esseri umani, nel corso delle loro esistenze, Segni che li spingano a cercare la vera religione, se davvero sono sinceri. Questi Segni sono dappertutto attorno e dentro ciascun essere umano, come Dio dice nel Corano:“Mostreremo loro i Nostri segni nell'universo e nelle loro stesse persone, finché sia loro chiaro che questa è la Verità” (Corano 41:53) Protezione della ScritturaQualunque religione che rivendichi il ruolo di vera religione dovrebbe avere come suo fondamento una Scrittura assolutamente inalterata che contiene la vera Parola di Dio.  Tale Scrittura deve essere rimasta pura ed inalterata dalla sua iniziale rivelazione fino ad oggi. Non è stato necessario preservare le precedenti Scritture divine, poiché Dio ha continuato a mandare diversi profeti con rinnovate Scritture, dopo quelle antiche.  Questo fino a quando Dio ha scelto di mandare il Suo ultimo Messaggero e l’ultimo dei profeti. Allora il messaggio portato dall’ultimo Profeta deve essere perfettamente preservato in quanto nessun altro profeta verrà dopo di lui. Fra tutte le religioni del mondo antico, l’Islam è l’unica religione la cui Scrittura, il Corano, è rimasta senz’altro inalterata. Le Scritture delle altre religioni non sono state preservate nella loro forma originale. Sapienti qualificati appartenenti alle varie religioni, prontamente riconoscono il fatto che le loro Scritture sono state alterate e distorte col passare del tempo.  Essi ammettono inoltre che le loro Scritture furono scritte molto tempo dopo la morte dei loro fondatori e che le esatte parole di tali fondatori non sono conosciute. Nella maggioranza dei casi gli scribi o gli autori delle Scritture pervenuteci non sono nemmeno noti. Perciò è solo nel messaggio finale dell’Islam, contenuto nel Corano, che gli esseri umani possono trovare una Scrittura divinamente preservata, come nessun altro testo prima. Si tratta di un Testo che senza dubbio resterà inalterato fino all’ultimo giorno di questo mondo, come chiaramente enunciato nel Testo. Il Corano è non solo preservato in un unico Testo scritto, ma è memorizzato e preservato nelle menti e nei cuori di innumerevoli migliaia di musulmani, attraverso tutte le epoche. Sono oltre centomila i musulmani viventi che oggi nel mondo hanno memorizzato l’intero Corano dall’inizio alla fine.  Dal tempo del Profeta Muhammad (Dio benedica e dia la pace a lui ed a tutti i profeti che ha inviato), milioni di credenti nel corso dei secoli hanno completamente appreso il Corano a memoria. La prova finale:  il miracolo del CoranoLa caratteristica finale della vera religione è che il Profeta che ne ha portato il messaggio dovrebbe aver lasciato un miracolo comprensibile dall’umanità fino alla fine del mondo.  E’ solo nell’Islam che appare questo eterno miracolo. La Scrittura contiene dati scientifici di un’era futura. Gli scienziati moderni hanno potuto identificare in alcuni versetti del Corano diverse delle più recenti scoperte scientifiche che non potevano affatto essere conosciute da Muhammad 1.400 anni fa. Ad esempio, essi sono rimasti stupefatti quando hanno trovato nel Corano una descrizione molto precisa dell’embrione nel grembo materno, in una fase in cui l’embrione è virtualmente invisibile ad occhio nudo.  E’ necessario un microscopio, inventato mille anni dopo la rivelazione del Corano, per poter osservare l’embrione nelle fasi descritte.  Dio dice nel Corano:“In verità creammo l'uomo da un estratto di argilla. Poi ne facemmo una goccia di sperma [posta] in un sicuro ricettacolo, poi di questa goccia facemmo un'aderenza e dell'aderenza un embrione; dall'embrione creammo le ossa e rivestimmo le ossa di carne. E quindi ne facemmo un'altra creatura. Sia benedetto Allah, il Migliore dei creatori!” (Corano, 23:12-14)Il dott. Keith Moore, uno dei maggiori esperti mondiali nel campo dell’anatomia e dell’embriologia, ha scritto fra i testi di embriologia più comunemente utilizzati nelle università di tutto il mondo. In questi testi egli ha affermato che nessuno sapeva molto a proposito dello sviluppo dell’embrione umano, fino all’invenzione del microscopio, tra il quindicesimo ed il sedicesimo secolo. Un giorno il dott. Moore venne invitato a partecipare ad una conferenza e ad analizzare i versetti coranici relativi all’embriologia.  Dopo averli letti, egli affermò: “E’ stato un enorme piacere per me partecipare al chiarimento dei significati dei versetti del Corano relativi allo sviluppo umano. Mi appare evidente che questi enunciati devono essere giunti a Muhammad da Dio, in quanto pressoché tutte queste cognizioni non vennero scoperte che molti secoli più tardi. Questo mi dimostra che Muhammad deve essere stato un Messaggero di Dio”. Quando gli venne chiesto se credeva che il Corano è la Parola di Dio, egli rispose: “Non ho alcuna difficoltà nell’accettarlo!”.Il Corano contiene molti altri miracoli scientifici relativi agli elementi naturali, come le montagne, i mari e le nuvole che non possono essere stati noti secoli fa, se non da parte di Dio l’Onnipotente. Sebbene contenga molte conoscenze scientifiche, il Corano non è principalmente un testo di scienza; il suo scopo essenziale è di far conoscere il messaggio di Dio. Il Corano tratta di ogni necessità umana e contiene la cura per tutte le malattie spirituali e psicologiche, dei cuori e delle menti. Dunque, ogni essere umano deve a se stesso l’opportunità di leggere il Corano, questo Libro rivelato da Dio e che contiene la vera guida.

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ESISTE UNA VERA RELIGIONE? DIO HA PARLATO AGLI ESSERI UMANI?  TUTTE LE RELIGIONI SONO VERE? C’E’ DAVVERO BISOGNO DELLA RELIGIONE? SCEGLIERE LA RELIGIONE CARATTERISTICHE DELLA VERA RELIGIONE Caratteristiche esterne:  il nome della religione Prove scritturali per la sua denominazione Caratteristiche interne:  il messaggio centrale Dimensione del culto Purezza degli insegnamenti Coerenza degli insegnamenti Chiara definizione dello scopo della vita Accesso alla salvezza L’Accesso alla salvezza tramite la religione universale Protezione della Scrittura La prova finale:  il miracolo del Corano  ESISTE UNA VERA RELIGIONE?DIO ESISTE?Per poter rispondere alla domanda principale di questo breve trattato (“Esiste una vera religione?”) è necessario considerare l’origine di tale supposta religione, se essa esiste. Quindi, stabilito che siamo alla ricerca di una religione divina e non di un’ideologia umana, il primo quesito cui rispondere è: “Dio esiste?”. La varietà e complessità degli intricati sistemi che costituiscono la struttura tanto degli esseri umani quanto del mondo in cui vivono rivelano che deve necessariamente esistere un Essere Supremo, Che ha creato tali sistemi. Un disegno indica un disegnatore. Quando gli esseri umani notano delle orme sulla spiaggia, immediatamente concludono che piedi umani hanno recentemente calcato la sabbia, sebbene non abbiano visto alcun essere umano intorno. Nessuno normalmente immaginerebbe che siano state le onde del mare infrangendosi sulla sabbia ad aver casualmente prodotto depressioni esattamente uguali alle orme umane.  Perciò è illogico e irragionevole pretendere che Dio non esista.                Attraverso le epoche tuttavia, c’è stata una minoranza fra gli esseri umani che ha negato l’esistenza di Dio. Secondo la loro opinione, la materia sarebbe eterna, e l’umanità non sarebbe che il risultato di combinazioni accidentali dei suoi elementi. Perciò la domanda “Esiste una vera religione?” è del tutto irrilevante per costoro, semplicemente in quanto non credono sia una creazione di Dio. Sempre secondo costoro, l’esistenza non ha scopo alcuno, giacché ogni cosa sarebbe il prodotto di un enorme accidente cosmico. Nondimeno, la maggior parte dell’umanità nel corso dei secoli ha creduto e continua a credere nell’esistenza di un Essere Supremo, Che ha creato questo mondo con uno scopo. Per le persone dotate d’intelligenza era e sempre sarà importante conoscere il Creatore, lo scopo per cui ha creato gli esseri umani e la religione nella quale ciò è correttamente spiegato. Nonostante la piuttosto recente diffusione dell’ideologia atea nei paesi capitalisti e comunisti, le statistiche continuano a rivelare che la maggioranza delle persone crede in Dio. Il Reader’s Digest ha recentemente riferito di un’indagine condotta in non meno di quattordici nazioni europee, a proposito della fede in Dio.  I risultati mostrano che sette Europei su dieci credono nell’esistenza di Dio. E’ stato appurato come il 97% del popolo della Polonia, già paese comunista, afferma l’esistenza di Dio. Sorprendentemente, il rapporto ha riferito che in Russia, ex-culla del comunismo, l’87% della popolazione crede nell’esistenza di Dio. Inoltre, contrariamente alla credenza popolare, i risultati delle indagini statistiche mostrano come la maggioranza degli scienziati specializzati in astronomia, geologia ed altre scienze naturali, riconosca l’esistenza del Creatore. DIO HA PARLATO AGLI ESSERI UMANI?  TUTTE LE RELIGIONI SONO VERE?Sebbene la fede in Dio sia prevalente nel mondo, la fede nelle religioni costituite è generalmente debole, particolarmente in Occidente. Alcuni ritengono che, essendoci così tante religioni oggi, sia difficile sapere quale religione seguire. Altri sottolineano come ciascuna religione proclami di essere l’unica vera religione, concludendo pertanto che tutte le religioni devono essere false, poiché non possono essere tutte vere. La conseguenza di tale posizione, nelle società occidentali secolarizzate, è stata di etichettare tutte le religioni come credenze personali e di dichiarare l’eguale valore di tutte le religioni. Conseguentemente, tale posizione ha determinato il rifiuto ufficiale per qualunque credo che affermi la propria superiorità sugli altri. I dialoghi inter-religiosi, divenuti così popolari, spesso partono dal presupposto che  non importa quale religione una persona segua, purché  l’adepto vi creda in modo sincero.  L’insistere nel credere che una determinata religione sia l’unica vera è stata dichiarata cosa superata, incivile, politicamente scorretta ed estrema.Nonostante che siano in molti a prendere parte ai dialoghi religiosi e quindi ad abbracciare l’idea che non vi sia un’unica vera religione, la gente continua a ritenere che la propria religione sia la migliore. Ciò è provato dal semplice fatto che essi hanno scelto di seguire una religione particolare. O una religione è necessariamente vera e tutte le altre non lo sono, oppure sono tutte vere. Se sono tutte vere, le religioni dovrebbero condividere un credo simile. Ma è impossibile che siano tutte vere, poiché ciascuna religione possiede uno specifico insieme di credenze. Quindi la realtà è che solo una può essere la vera religione rivelata da Dio l’Onnipotente.  C’E’ DAVVERO BISOGNO DELLA RELIGIONE?Alcuni affermano che la terra ed i suoi abitanti siano talmente insignificanti in relazione alla vastità dell’universo, che Dio certo non se ne preoccuperebbe. Secondo loro Dio avrebbe creato il mondo lasciandolo poi andare per conto suo. Essi ritengono che Dio abbia creato gli esseri umani, ma senza offrire loro una guida su come vivere la loro vita. Questa affermazione è del tutto irragionevole in quanto la saggezza di Dio è assoluta. Sarebbe contrario alla Sua Natura creare gli esseri umani e lasciarli poi sprovvisti di guida per perseguire il successo in questa vita and in quella futura. Se Dio, creando gli esseri umani, non avesse stabilito regole per il bene dell’umanità (ovvero la religione), allora gli uomini dovrebbero essere in preda al caos ed alla confusione e l’unica vera regola sarebbe “la legge della giungla”. L’attuale situazione nel mondo è tale perché la gente non è più consapevole o non rispetta più le regole stabilite dal Creatore. Se venisse costruita un’industria senza poi informare gli operai dei loro doveri e responsabilità, con tutta probabilità essi non si presenterebbero al lavoro in tempo, né saprebbero cosa è loro richiesto di fare se e quando si presentassero. Analogo discorso si potrebbe fare per un ospedale, una scuola o qualunque altra istituzione. Allo stesso modo in cui un’istituzione chiaramente annuncia le proprie regole e richieste, Dio l’Onnipotente Creatore dell’universo e di quel che vi è contenuto ha creato l’uomo ed ha stabilito per lui uno stile di vita che ogni essere umano dovrebbe seguire per ottenere il successo in questo mondo e - cosa assai più importante - in quello futuro. Affermare che Dio non abbia rivelato una religione, equivale sostanzialmente a negare l’esistenza di Dio. La corretta fede in Dio non richiede solo di credere nella Sua esistenza, ma anche nella vera religione che Lui ha rivelato all’umanità.Dunque, quando Dio ha creato i primi esseri umani, Adamo ed Eva, ha dato loro le istruzioni riguardanti la vita in questo mondo. Tale religione, provvista da Dio per tutti gli esseri umani, è l’unica vera religione. Dio non ha rivelato una moltitudine di religioni, perché ciò avrebbe provocato confusione. Quindi la domanda da porsi è:  "Quale, fra le tante religioni nel mondo, rappresenta la giusta via – quella stabilita da Dio per la Sua creazione?". Per poter trovare una risposta, dobbiamo aprire la nostra mente e non seguire una determinata religione solo perché i nostri genitori hanno così scelto.  Gli esseri umani sono stati dotati di intelligenza per investigare ed essere quindi in grado di scegliere la religione che si può provare logicamente essere la vera religione di Dio.Per dare inizio ad un’attività economica, gli esseri umani di solito spendono del tempo per determinare quali saranno le modalità che possano garantire loro maggior successo. E non si limitano semplicemente a questa informazione; invece cercano di determinare quali strumenti innovativi possono adottare per rendere la loro attività commerciale florida.  Perché tante persone considerano le attività commerciali con grande serietà, ma quando si tratta di religione diventano così negligenti? Inoltre molte persone tendono ad aderire con fervore ad una religione solamente quando raggiungono un’età avanzata.Altri criticano la religione accusandola di essere all’origine di molte guerre, sofferenze umane e atti di terrorismo. Però, se si comparano la prima e seconda guerra mondiale, la guerra di Corea e quella del Vietnam, e le recenti guerre in Iraq e Afghanistan con le guerre che sono state combattute per motivi religiosi, appare evidente che il numero di vittime nei conflitti a base religiosa è di gran lunga inferiore alle vittime degli altri conflitti armati.  Quindi, questa non può essere considerata una valida ragione per evitare di cercare e scegliere una religione.A chi crede davvero in Dio è del tutto evidente che Lui deve avere stabilito uno stile di vita per le Sue creature. E non avrebbe senso che tale stile di vita sia diverso da un popolo all’altro, giacché le persone sono essenzialmente uguali.  Il codice di leggi di Hammurabi del 1750 A.C. tratta le stesse questioni che si affrontano oggi nelle società moderne. Anche i più antichi geroglifici degli Egizi, migliaia di anni prima di Hammurabi, trattano di questioni simili.  La famosa stele di Rosetta contiene questioni commerciali in tutto simili ai moderni affari commerciali tra le nazioni di oggi.Nel corso di centinaia di migliaia, se non milioni di anni, gli esseri umani non sono cambiati. Quindi perché mai Dio dovrebbe prescrivere uno stile di vita per un gruppo di persone ed uno diverso per un altro gruppo? E’ invece logico che Dio prescriva un unico modo appropriato per gli esseri umani dal momento in cui il primo essere umano fu creato fino alla fine del mondo. Se davvero Dio ha stabilito tale stile di vita per le Sue creature, allora dovrebbe avere caratteristiche tali che lo rendano adatto agli esseri umani di ogni tempo e luogo del mondo. SCEGLIERE LA RELIGIONE Dio ha dato agli esseri umani l’abilità di discernere quale sia la corretta religione.  Nessuna religione dovrebbe essere considerata vera semplicemente perché è quella che abbiamo ereditato, cioè quella che i nostri padri e nonni seguivano. Dio ha attribuito agli esseri umani l’intelletto per metterli in grado di compiere giuste scelte in tutti gli aspetti della loro vita. Solitamente però le persone tendono ad usare la loro intelligenza negli affari di questo mondo, e smettono di utilizzarla nelle questioni spirituali. Spesso accettano volentieri pratiche religiose ridicole, semplicemente per il fatto che si tratta di usanze ereditate. Certamente è per volontà di Dio che le persone nascono in differenti ambiti religiosi.  Dio non premierà né punirà le persone per le pratiche religiose cui sono state indotte a seguire sin dall’infanzia. Tuttavia è dovere di ogni essere umano di riflettere sulla propria situazione e di scegliere quel che è davvero giusto.  A tal fine uno deve possedere determinati criteri per stabilire in modo oggettivo qual è la vera religione.  Si può cominciare verificando le affermazioni di ciascuna religione relativamente alla pretesa di essere la vera religione di Dio.                 Nelle pagine che seguono saranno presentate ed analizzate alcune delle prove principali riguardanti la rivendicazione dell’Islam come vera religione di Dio. CARATTERISTICHE DELLA VERA RELIGIONE Caratteristiche esterne:  il nome della religionePer identificare la vera religione destinata a tutta l’umanità, in ogni parte del mondo ed in ogni tempo, è necessario che il nome non sia legato ad alcuna persona, gruppo o luogo particolari. E’ così che il Cristianesimo, così denominato dal termine Cristo, il Buddismo da Buddha, il Giudaismo dalla tribù di Giuda e l’Induismo (dalla valle dell’Indo) sono tutte religioni legate ad una persona, un gruppo od un luogo particolare e quindi non possono avere il carattere dell’universalità.  Il Cristianesimo non può essere la religione prescritta da Dio dal tempo di Adamo, in quanto è fondata sull’esistenza di Cristo, alla fine di una successione di profeti ebrei. Parimenti il Buddismo, una derivazione dall’Induismo, venne ad esistere solo attraverso la persona del Buddha, che visse in India qualche tempo prima di Cristo.Islam d’altro canto significa “sottomissione”.  Qui si tratta di un principio relativo all’essenza della devozione: completa sottomissione alla volontà divina.  Ben si adatta come sostrato della religione di Dio, dal tempo di Adamo e fino alla fine del mondo. La sottomissione a Dio è l’essenza del messaggio recato da tutti i Suoi profeti, ed è stato il nome della loro religione. Non conta nulla se una persona utilizza l’Ebraico o qualsiasi altra lingua per esprimere il concetto di sottomissione. Il termine “Islam” è una parola araba adoperata dall’ultimo Profeta, Muhammad (Iddio lo benedica e gli dia la pace) in quanto egli ha portato il messaggio finale di Dio [inizialmente] alle genti dell’Arabia. Pertanto la caratteristica dell’Islam, in primis e soprattutto, è che il suo nome è senz’altro adatto alla vera religione di Dio. Non è una denominazione personale, il che spiega perché i musulmani non accettano di essere chiamati “maomettani”. La denominazione non è tribale, non è relativa ad un gruppo e nemmeno ad un luogo specifico. Inoltre, il principale insegnamento dell’Islam è riflesso nel suo stesso nome. Il principio fondamentale è infatti l’essenza del culto, proclamato senza eccezione da tutti i profeti di Dio – la completa sottomissione e devozione all’Unico e solo Vero Dio. Per questo solo l’Islam può logicamente affermare di essere la religione di Adamo ed Eva e di tutti i profeti di Dio. Prove scritturali per la sua denominazioneOvviamente il nome della vera religione di Dio dovrebbe essere contenuto nella scrittura della religione stessa. Se si guarda alle Scritture cristiane, ad esempio, non si trova che Gesù abbia mai detto ai suoi seguaci: "Voi siete cristiani".  L’unico riferimento in tal senso lo si trova negli scritti di Paolo ai "seguaci di Cristo" in Antiochia. Fu solo dopo la scomparsa di Gesù che i cristiani adottarono tale nome. Analogamente non si trova nelle scritture giudaiche, né nella Torah né nei Salmi, alcun passo ove Dio abbia mai detto: "La vostra religione è il Giudaismo". Nemmeno esiste alcuna prova che il Buddha abbia mai detto ai suoi seguaci che la loro religione è il Buddismo. Se si suppone che le Scritture provengono da Dio, allora sarebbe logico ritenere che il nome della religione debba essere contenuto nella Scrittura stessa.  Se così non è, se ne può dedurre che si tratta di un’invenzione umana.                Per converso, Dio annuncia chiaramente il nome "Islam" nel Corano:“Oggi ho reso perfetta la vostra religione, ho completato per voi la Mia grazia e Mi è piaciuto darvi per religione l'Islam.” (Corano, 5:3)In un altro versetto Dio reitera questo punto proclamando la validità dell’Islam ad esclusione di ogni altro culto:“Chi vuole una religione diversa dall'Islam, il suo culto non sarà accettato e nell'altra vita sarà tra i perdenti” (Corano, 3:85)Questo versetto stabilisce in modo chiaro il fatto che l’Islam è la vera religione.  Essendo la parola Islam un termine arabo, un’altra parola con lo stesso significato di “sottomissione alla volontà di Dio” avrebbe dovuto essere presente nelle Scritture più antiche.  Nelle lingue parlate alle diverse epoche di ciascuno dei profeti da Adamo in poi, termini equivalenti a quello di sottomissione avrebbero dovuto essere utilizzati per indicare la religione.  Il concetto di sottomissione si trova effettivamente negli scritti del Nuovo e dell’Antico Testamento: i profeti, Gesù incluso, hanno detto di fare la “volontà di Dio”.  Per esempio in Matteo 7:21 è riportato che Gesù abbia detto:“Nessuno di quelli che mi chiamano ‘Signore’ entrerà nel regno di Dio, ma solo colui che fa’ la volontà del Padre mio nel cielo”Tuttavia, il termine indicante "sottomissione" o "Islam" in Ebraico ed altre lingue della Rivelazione venne in seguito rimpiazzato da nomi di tribù come “Giudaismo” o nomi personali come “Cristianesimo” Caratteristiche interne:  il messaggio centraleSiccome esiste Un Unico Vero Dio, è ovvio che tutta la creazione deve esclusivamente a Lui la propria esistenza e che i bisogni di tutte le creature sono assolti, in ultima istanza, solo da Lui. Quindi cercare aiuto da altri che Lui è inutile, poiché Dio domina e controlla ogni cosa esistente. La vera religione di Dio deve confermare ed avere come suo messaggio centrale che solo Dio può essere adorato. La religione che afferma di essere l’unica vera religione deve insegnare agli esseri umani ad adorare esclusivamente Dio e non adorare nulla della Sua creazione, in quanto qualunque cosa all’infuori di Dio è senza dubbio parte della Sua creazione. Non vi è essere umano, animale, pianta o cosa che meriti di essere adorata, giacché nulla e nessuno fra loro sono in grado di aiutare gli altri per propria capacità. In definitiva, nulla può beneficiare la creazione senza il permesso di Dio, il Creatore. Pertanto l’essenza della relazione tra gli esseri umani e Dio dovrebbe basarsi sulla Sua adorazione esclusiva. E’ solo l’Islam che ordina alla gente di adorare esclusivamente Dio, tanto in teoria quanto in pratica. Solo l’Islam preserva l’Unicità di Dio, sia nella Scrittura che negli atti di culto.Al contrario, il Cristianesimo invita all’esclusiva adorazione di Dio solo in teoria.  Ad esempio, nel Vangelo secondo Luca 3:8, è riportato che il diavolo abbia chiesto a Gesù di adorarlo, promettendogli potere e gloria in tutti i regni di questo mondo: “E Gesù gli rispose: ‘E’ scritto, adorerai il Signore tuo Dio, e servirai Lui Solo’”.  Dunque l’essenza del messaggio di Gesù è che Dio Solo merita di essere adorato e che il culto di chiunque altro o qualunque altra cosa all’infuori di Lui è falso. Tuttavia, questo semplice, chiaro messaggio è andato perso con la trasformazione degli insegnamenti unitari di Gesù in una filosofia trinitaria, avvenuta in Grecia e a Roma. Gesù venne così elevato allo stato di “Dio, il Figlio” che condivide la divinità con “Dio, il Padre” e “Dio, lo Spirito santo”.  Di più, Gesù venne dichiarato “Dio incarnato”. Idoli vennero costruiti per simbolizzare la sua pretesa crocifissione ed egli divenne il più popolare oggetto di culto tra le masse cristiane attraverso le epoche. Analogamente nell’Induismo, secondo le Upanishads, i Puranas, i Veda e la Bhagavad Gita, c’è un Unico assoluto Dio, Brahman, che è “senza un secondo”.  Tuttavia, Brahman si manifesta come “Brahma” (generatore), “Vishnu” (organizzatore) e “Shiva” (distruttore), e da Vishnu derivano gli “Avatar” (le incarnazioni di Brahman in ogni epoca), tutti adorati dagli Indù come Dio in ogni cosa, attraverso numerosissimi idoli. Dimensione del cultoNell’Islam il concetto di culto implica la realizzazione di tutto ciò che Dio ha comandato, non semplicemente la Sua adorazione ed invocazione per umane necessità.  La prima priorità riguarda i doveri obbligatori, la seconda riguarda gli atti volontari eseguiti per ottenere la soddisfazione di Dio; ed infine si tratta di astenersi dalle cose che Dio ha proibito. Così, ad esempio, spendere in carità, digiunare, compiere il pellegrinaggio, soccorrere i bisognosi e visitare gli ammalati, tutti questi sono considerati atti di culto. Come fatto notare precedentemente, il messaggio centrale dell’Islam consiste nell’adorare Dio in modo esclusivo. Pertanto tutti questi atti di culto sono dedicati a Dio, alla ricerca della Sua accettazione. Purezza degli insegnamentiL’Islam ha mantenuto il suo messaggio originale fin dalle origini. L’Islam insegna che la religione di tutti i 124.000 profeti, a partire da Adamo e finendo con Muhammad (che la pace di Dio sia su tutti loro), è stata sempre l’unica e la stessa: l’Islam, cioè l’adorazione esclusiva di Dio, rifiutando di associare a Lui qualsiasi altra cosa e sottomettendosi incondizionatamente a Lui. Dio dice nel Corano:“Ad ogni comunità inviammo un profeta [che dicesse]: “Adorate Dio e fuggite gli idoli!” (Corano, 16:36). L’Islam inoltre insegna che gli esseri umani che invitano i loro simili ad adorarli, che pretendono di essere loro stessi Dio o che Dio è dentro di loro non fanno che ingannare i loro seguaci, traviarli e deviarli dalla vera religione di Dio. L’essenza del culto nell’Islam si può trovare nel versetto 5 del primo capitolo del Corano, noto come al-Fatihah, che significa “l’aprente”:“E’ Te [soltanto] Che noi adoriamo e a Te [soltanto] noi chiediamo aiuto”Totale sottomissione ed obbedienza a Dio è quel che venne comandato ai primi esseri umani, Adamo ed Eva. Essi vennero posti in un giardino e venne insegnato loro di mangiare da qualunque albero avessero desiderato, ad eccezione di un albero isolato.  In ogni epoca dell’esistenza umana gli uomini sono stati guidati dai profeti nel compiere determinati atti di bene ed astenersi  da alcune altre cose dannose.  Invariabilmente, per ciascuna delle cose proibite esistono molte altre cose lecite di simile natura.  Ad esempio è vietato il consumo del maiale ed è proibito dare o ricevere interesse, ma esistono innumerevoli altri animali sulla terra, in mare e nel cielo il cui consumo è lecito, e molte altre transazioni commerciali che è lecito portare a termine.  Tuttavia  molte persone tendono a sviluppare un’ossessione riguardo alle cose proibite come bere l’alcol e commettere adulterio, affermando erroneamente che l’abbandono di tali pratiche renderebbe la vita assai difficile. In realtà, tali proibizioni non sono state decretate che per proteggere gli esseri umani. Pur essendoci del bene in tutto quel che Allah ha creato, l’aspetto dannoso in alcune parti della creazione eccede quello positivo, e proprio per tale motivo esse sono state proibite da Dio. Coerenza degli insegnamentiLa vera religione di Dio dovrebbe essere coerente nei suoi insegnamenti. I suoi principi fondamentali non dovrebbero cambiare col tempo. Ad esempio, i primi seguaci di Cristo erano del tutto indistinguibili dagli altri ebrei del loro tempo nel modo in cui si sposavano, pregavano, si vestivano, mangiavano e parlavano. Praticavano la poligamia, pregavano prosternandosi a terra, le donne coprivano i loro capi con un velo, non mangiavano il maiale, si salutavano gli uni gli altri dicendo “Con te sia la pace” e l’omossesualità era considerato un peccato capitale, punibile con la morte. Oggi i cristiani rifiutano la poligamia, pregano inginocchiandosi, le loro donne non si coprono il capo (ad eccezione delle suore e nel corso di matrimoni o funerali), mangiano il maiale e si salutano a vicenda dicendo: “Salve!”. E’ dagli anni ’70 che la maggioranza dei Cristiani protestanti ha accettato l’omosessualità, al punto che i preti omosessuali rappresentano ormai un fatto comune.  In modo analogo gli Indù del passato si cibavano di carne, le loro donne venivano bruciate sulle pire funebri dei loro mariti defunti (sati o suttee), e usavano frequentare le prostitute del tempio (devadasis).  Oggi la maggioranza degli Indù devoti è costituita da vegetariani, il sacrificio delle vedove è stato dichiarato illecito dai riformatori indù, sostenuti dalle autorità britanniche nel diciannovesimo secolo e nel secolo successivo la pratica delle devadasis venne abolita.Al contrario, gli insegnamenti e le pratiche dell’Islam sono rimasti inalterati dall’ultima Rivelazione sino ad oggi. La poligamia è tuttora legittima, i musulmani continuano a prostrarsi a terra in preghiera, le loro donne si coprono, il maiale è proibito, si salutano gli uni con gli altri dicendo: “la pace sia su di te” e l’omosessualità resta un peccato maggiore. Più importante di tutto, essi continuano ad adorare esclusivamente Dio Unico, mentre i cristiani che all’epoca di Cristo facevano esattamente lo stesso vennero dichiarati eretici. Fu nel quarto secolo che una presunta divinità trina prese il posto del Dio Unico, adorato da Gesù e da tutti i profeti prima di lui. In maniera analoga, benché le più antiche Scritture dell’Induismo proibissero l’idolatria, oggi gli Indù venerano milioni di divinità sotto forma di idoli. Chiara definizione dello scopo della vitaLo scopo della creazione degli esseri umani dovrebbe essere chiaramente definito nell’ambito della vera religione di Dio. Tale scopo dovrebbe essere dichiarato in termini non ambigui nelle Scritture stesse della religione. Ma se gli indù venissero interrogati a proposito dello scopo dell’esistenza umana, così come insegnato nella loro religione, la maggior parte fra loro ammetterebbe la propria ignoranza o utilizzerebbe una varietà di spiegazioni filosofiche, elaborate dai guru moderni senza chiari riferimenti scritturali. Lo stesso può essere detto per i cristiani, i quali non possono trovare un’enunciazione univoca nelle Scritture dell’Antico o Nuovo Testamento, atta ad identificare lo scopo della vita. D’altro canto, nelle inalterate Scritture dell’Islam, lo scopo della creazione è enunciato da Dio in termini privi di ogni ambiguità:“Non ho creato i jinn e gli esseri umani se non perché Mi adorino” (Corano, 51:56)Lo scopo della vita è di adorare Dio: questo dovrebbe logicamente rappresentare il principio cardine di ogni religione, e a maggior ragione della vera religione. Ma in pratica, questo è vero soltanto per l’Islam. Accesso alla salvezzaUn’altra caratteristica essenziale della vera religione è che essa dovrebbe contenere nei suoi insegnamenti equanimità rispetto all’accesso alla salvezza. La liberazione dal peccato non può richiedere intermediari, poiché in ultima istanza solo Dio ha il potere di perdonare i peccati umani. Dio sapeva, prima della creazione di Adamo ed Eva, che essi lo avrebbero disobbedito ed avrebbero peccato mangiando dall’albero proibito; perciò ha insegnato loro come pentirsi del peccato commesso. Così, quando commisero il peccato, si pentirono e Dio li perdonò.  Sarebbe stato ingiusto non insegnare loro come pentirsi del peccato commesso; e far ereditare il loro peccato a tutte le generazioni seguenti, sino al tempo di Gesù, sarebbe stato ancora più ingiusto. E’ quindi logico ritenere che Dio, essendo assolutamente Giusto, abbia insegnato loro come pentirsi. Ed infatti questo evento storico è descritto nel Corano. Inoltre, ogni essere umano deve essere ritenuto responsabile solo per i propri peccati e non per quelli commessi dai suoi genitori o figli. Nessuno può farsi carico dei peccati di qualcun altro.  Tali sono gli insegnamenti che troviamo nel Corano:“Nessuno può farsi carico [dei peccati] di un altro” (Corano 53:38)Invece, ogni individuo dovrebbe rivolgere il suo pentimento direttamente a Dio e Lui, in cambio, ha promesso di perdonare tutti i peccati. Dio dice nel Corano:“Di': “O Miei servi, che avete ecceduto contro voi stessi, non disperate della misericordia di Allah. Allah perdona tutti i peccati [di quanti si pentono]. In verità Egli è il Perdonatore, il Misericordioso’” (Corano 39:53)Dal momento che il fine della creazione è quello di adorare Dio, e questo costituisce il pilastro centrale della vera religione, il peccato maggiore che un essere umano può commettere non è l’assassinio né il furto (sebbene entrambi siano offese capitali contro l’umanità). Il peggiore peccato possibile che una persona può commettere è un’offesa contro il Creatore dell’universo: attribuire a Lui degli eguali. Se una persona passa la sua esistenza associando a Dio qualunque cosa, sia direttamente che indirettamente, e muore in quello stato, allora tutte le sue buone azioni saranno invalidate da tale blasfemia. Dio stabilisce questo nel Corano:“In verità Dio non perdona che alcunché venga associato a Lui” (Corano, 4:48 e 4:116)Quando una persona pronuncia la testimonianza di fede e quindi entra nell’Islam, avrà tutti i suoi peccati perdonati da Dio, incluso anche il peccato di aver [precedentemente] reso atti di culto ad altri che Dio Stesso. Se questa promessa viene fatta in modo sincero, con piena cognizione dei suoi significati e implicazioni, e con la risoluzione di vivere in accordo con essa, allora quella persona ha accettato la chiave per il Paradiso. L’Accesso alla salvezza tramite la religione universalePer essere considerata la vera religione, è necessario che gli insegnamenti di una religione indichino che l’accesso alla salvezza sia una possibilità per tutti gli esseri umani in ogni luogo e tempo, a prescindere se alcuni hanno potuto o meno conoscere la sua forma particolare. Gli esseri umani non hanno alcun controllo sulle circostanze della propria nascita e pertanto non possono essere ritenuti responsabili per non aver potuto conoscere la vera religione.Quelli che non hanno mai ascoltato il messaggio di Dio portato da Mosè o Gesù, da Buddha o Confucio ad esempio, non hanno avuto accesso ai loro insegnamenti.  Di conseguenza la salvezza è ristretta ai loro immediati seguaci. Al contrario, l’Islam insegna che, dall’inizio dell’umanità fino alla fine dei tempi, quelli che si sottomettono sinceramente e pienamente a Dio, senza nulla associarGli, saranno ricompensati nella vita futura. Dio dice nel Corano:“In verità, coloro che credono [i musulmani], e quanti sono stati giudei, nazareni o sabei che hanno creduto in Allah e nell'Ultimo Giorno ed hanno compiuto il bene riceveranno il compenso presso il loro Signore. Non avranno nulla da temere e non saranno afflitti”. (Corano, 2:62)L’Islam insegna che quanti hanno sinceramente seguito Mosè, Gesù o  qualunque altro fra i profeti mandati da Dio ai diversi popoli nel corso della storia umana, costoro sono tutti considerati musulmani, in quanto si sono sottomessi completamente all’Unico e Solo Vero Dio e l’hanno adorato in modo esclusivo. Tutti i profeti che hanno portato il vero messaggio proveniente da Dio sono stati inviati per essere creduti e seguiti. Chiunque abbia rifiutato il loro messaggio, sia quello di Mosè, di Gesù o qualunque altro fra i veri profeti che furono mandati prima di loro – in Africa, India, Sud America, Filippine o in qualunque altro luogo –  non potranno ottenere la salvezza nella vita futura. Il Profeta Muhammad (Dio lo benedica e gli dia la pace) ha detto che ci sono stati 124.000 profeti inviati in tutto il mondo in varie epoche. Ognuno fra loro ha recato lo stesso messaggio: “Non c’è divinità degna di adorazione all’infuori dell’Unico Vero Dio”.In base agli insegnamenti dell’Islam, tutti gli esseri umani hanno ricevuto questo messaggio prima della loro esistenza fisica in questo mondo. Quando Dio creò l’essere umano, chiamò a raccolta tutte le anime dei discendenti di Adamo, informandole del loro dovere di adorarLo, e tutte le anime pronunciarono la testimonianza di quell’obbligo.  Questa testimonianza è impressa nell’anima di ogni essere umano e costituisce la base della naturale inclinazione da tutti condivisa verso il riconoscimento e l’adorazione di Dio. Di fronte ad una disgrazia, anche l’ateo, che professa apertamente la sua miscredenza in Dio, spesso si ritrova ad invocare l’aiuto Dio. Così Dio conferma nel Corano:“E rammenta quando il tuo Signore trasse dai lombi dei figli di Adamo tutti i suoi discendenti e li fece testimoniare contro loro stessi, [disse]: “Non sono il vostro Signore?”. Risposero: “Sì, lo attestiamo”. [Lo facemmo] perché nel Giorno della Resurrezione non diciate: “Veramente eravamo incoscienti”;  (Corano, 7:172)Questo ebbe luogo nel mondo spirituale, precedentemente all’esistenza umana nel mondo fisico. Quando una persona raggiunge l’età adulta, egli o ella diventa responsabile nel riconoscere il messaggio della vera religione, allorché vi si imbatte; ed è responsabile di rispondere al messaggio attraverso la completa sottomissione a Dio. Tuttavia, ci possono essere delle persone che non hanno conosciuto né mai conosceranno il vero messaggio dell’Islam nel corso della loro vita. Ciò può accadere perché vivono in zone remote al di fuori del raggio di diffusione del messaggio; talvolta non riescono a comprendere il messaggio a causa di un particolare stato mentale o perché l’informazione che ricevono è talmente distorta che la verità diventa irriconoscibile.  In base agli insegnamenti del Profeta Muhammad (Dio lo benedica e gli dia la pace), queste persone saranno sottoposte a prova nel Giorno della Resurrezione e del Giudizio. Saranno resuscitate ad un’età matura e nel pieno possesso delle loro facoltà.  Quindi Dio stabilirà un patto con loro, affinché Gli prestino obbedienza, e da un muro di fiamme dinanzi a loro emergerà un messaggero per spiegare loro il messaggio di Dio, la Sua Unicità e che Lui Solo merita di essere adorato. Il Messaggero ordinerà quindi a tutti loro di entrare nel fuoco da dove egli è giunto. Quanti obbediranno, passando il muro di fiamme, troveranno i Giardini del Paradiso ed il loro destino sarà il Paradiso. Ma quelli che si rifiuteranno di entrare nel fuoco saranno portati all’Inferno. Questi ultimi sono coloro che avrebbero rifiutato il messaggio divino se l’avessero ricevuto nel corso della loro vita terrena. Questo significa anche che quanti obbediranno a Dio in quel momento, avrebbero obbedito anche al Suo Messaggero in questa vita. Dunque nessuno lascerà questo mondo e si presenterà dinanzi a Dio per il Giudizio, senza  aver prima ricevuto il messaggio. Così Dio dice nel Corano:“Non castigherò alcun popolo senza prima inviar loro un messaggero” (Corano 17:15)Tutti gli esseri umani hanno ricevuto l’ispirazione dell’Islam prima di giungere sulla terra, in modo che tutti possiedono una naturale inclinazione ad adorare Dio.  Inoltre, molte persone vedono e testimoniano la verità in questa vita e pertanto gli viene data l’occasione di accettarla. Gli viene così data la possibilità di scegliere, di modo che nessuno possa incolpare i propri genitori o i nonni per la loro devianza,  giacché la libertà di scelta è universale. E Dio offre agli esseri umani, nel corso delle loro esistenze, Segni che li spingano a cercare la vera religione, se davvero sono sinceri. Questi Segni sono dappertutto attorno e dentro ciascun essere umano, come Dio dice nel Corano:“Mostreremo loro i Nostri segni nell'universo e nelle loro stesse persone, finché sia loro chiaro che questa è la Verità” (Corano 41:53) Protezione della ScritturaQualunque religione che rivendichi il ruolo di vera religione dovrebbe avere come suo fondamento una Scrittura assolutamente inalterata che contiene la vera Parola di Dio.  Tale Scrittura deve essere rimasta pura ed inalterata dalla sua iniziale rivelazione fino ad oggi. Non è stato necessario preservare le precedenti Scritture divine, poiché Dio ha continuato a mandare diversi profeti con rinnovate Scritture, dopo quelle antiche.  Questo fino a quando Dio ha scelto di mandare il Suo ultimo Messaggero e l’ultimo dei profeti. Allora il messaggio portato dall’ultimo Profeta deve essere perfettamente preservato in quanto nessun altro profeta verrà dopo di lui. Fra tutte le religioni del mondo antico, l’Islam è l’unica religione la cui Scrittura, il Corano, è rimasta senz’altro inalterata. Le Scritture delle altre religioni non sono state preservate nella loro forma originale. Sapienti qualificati appartenenti alle varie religioni, prontamente riconoscono il fatto che le loro Scritture sono state alterate e distorte col passare del tempo.  Essi ammettono inoltre che le loro Scritture furono scritte molto tempo dopo la morte dei loro fondatori e che le esatte parole di tali fondatori non sono conosciute. Nella maggioranza dei casi gli scribi o gli autori delle Scritture pervenuteci non sono nemmeno noti. Perciò è solo nel messaggio finale dell’Islam, contenuto nel Corano, che gli esseri umani possono trovare una Scrittura divinamente preservata, come nessun altro testo prima. Si tratta di un Testo che senza dubbio resterà inalterato fino all’ultimo giorno di questo mondo, come chiaramente enunciato nel Testo. Il Corano è non solo preservato in un unico Testo scritto, ma è memorizzato e preservato nelle menti e nei cuori di innumerevoli migliaia di musulmani, attraverso tutte le epoche. Sono oltre centomila i musulmani viventi che oggi nel mondo hanno memorizzato l’intero Corano dall’inizio alla fine.  Dal tempo del Profeta Muhammad (Dio benedica e dia la pace a lui ed a tutti i profeti che ha inviato), milioni di credenti nel corso dei secoli hanno completamente appreso il Corano a memoria. La prova finale:  il miracolo del CoranoLa caratteristica finale della vera religione è che il Profeta che ne ha portato il messaggio dovrebbe aver lasciato un miracolo comprensibile dall’umanità fino alla fine del mondo.  E’ solo nell’Islam che appare questo eterno miracolo. La Scrittura contiene dati scientifici di un’era futura. Gli scienziati moderni hanno potuto identificare in alcuni versetti del Corano diverse delle più recenti scoperte scientifiche che non potevano affatto essere conosciute da Muhammad 1.400 anni fa. Ad esempio, essi sono rimasti stupefatti quando hanno trovato nel Corano una descrizione molto precisa dell’embrione nel grembo materno, in una fase in cui l’embrione è virtualmente invisibile ad occhio nudo.  E’ necessario un microscopio, inventato mille anni dopo la rivelazione del Corano, per poter osservare l’embrione nelle fasi descritte.  Dio dice nel Corano:“In verità creammo l'uomo da un estratto di argilla. Poi ne facemmo una goccia di sperma [posta] in un sicuro ricettacolo, poi di questa goccia facemmo un'aderenza e dell'aderenza un embrione; dall'embrione creammo le ossa e rivestimmo le ossa di carne. E quindi ne facemmo un'altra creatura. Sia benedetto Allah, il Migliore dei creatori!” (Corano, 23:12-14)Il dott. Keith Moore, uno dei maggiori esperti mondiali nel campo dell’anatomia e dell’embriologia, ha scritto fra i testi di embriologia più comunemente utilizzati nelle università di tutto il mondo. In questi testi egli ha affermato che nessuno sapeva molto a proposito dello sviluppo dell’embrione umano, fino all’invenzione del microscopio, tra il quindicesimo ed il sedicesimo secolo. Un giorno il dott. Moore venne invitato a partecipare ad una conferenza e ad analizzare i versetti coranici relativi all’embriologia.  Dopo averli letti, egli affermò: “E’ stato un enorme piacere per me partecipare al chiarimento dei significati dei versetti del Corano relativi allo sviluppo umano. Mi appare evidente che questi enunciati devono essere giunti a Muhammad da Dio, in quanto pressoché tutte queste cognizioni non vennero scoperte che molti secoli più tardi. Questo mi dimostra che Muhammad deve essere stato un Messaggero di Dio”. Quando gli venne chiesto se credeva che il Corano è la Parola di Dio, egli rispose: “Non ho alcuna difficoltà nell’accettarlo!”.Il Corano contiene molti altri miracoli scientifici relativi agli elementi naturali, come le montagne, i mari e le nuvole che non possono essere stati noti secoli fa, se non da parte di Dio l’Onnipotente. Sebbene contenga molte conoscenze scientifiche, il Corano non è principalmente un testo di scienza; il suo scopo essenziale è di far conoscere il messaggio di Dio. Il Corano tratta di ogni necessità umana e contiene la cura per tutte le malattie spirituali e psicologiche, dei cuori e delle menti. Dunque, ogni essere umano deve a se stesso l’opportunità di leggere il Corano, questo Libro rivelato da Dio e che contiene la vera guida.